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Tao Geoghegan Hart: da impiegato in un negozio di bici a vincitore del Giro 2020!

Una nuova favola per il ciclismo?

Come uscire dall’anonimato: istruzioni per l’uso

Se un giorno decideste mai di voler uscire dall’anonimato della vita di tutti i giorni e godervi più dei classici 15 minuti di celebrità, vi consigliamo di rivolgervi a lui e farvi spiegare come ha fatto. Lui, chi? Tao Geoghegan Hart, il vincitore del Giro d’Italia 2020. Questo 25enne nativo di Londra, con la passione per il calcio e in particolare per l’Arsenal, da piccolo praticava nuoto e fino a 10 anni fa lavorava come commesso in un negozio di bici, bici che per lui erano una semplice passione e non ancora una ragione di vita. Insomma conduceva un’esistenza come quella di chiunque altro. Aspettate, non è finita qui. Poi per puro caso, nel 2017, è diventato un corridore professionista non certo di belle speranze visto che lo scorso anno si è ritirato alla 13ma tappa della Corsa Rosa ed è arrivato 20° alla Vuelta di Spagna. Non grandi risultati per un ragazzo che non eccelleva come quando doveva riparare una bici; lì sì che era un campione. Eppure il team Sky, divenuto Ineos nel 2019, ha sempre avuto fiducia in lui e ha deciso che quest’anno avrebbe dovuto partecipare al Giro d’Italia 2020 come gregario del connazionale Geraint Thomas. E qui ha inizio la favola e l’uscita dall’anonimato di Tao Geoghegan Hart perché Geraint Thomas si fa male a causa di una brutta caduta dovuta a una borraccia e così ora tocca al ragazzo di Londra. Nonostante la pochissima esperienza di vero ciclismo alle spalle, accetta la sfida e riesce subito a farci emozionare rendendosi protagonista nel corso di esaltanti rimonte nei tapponi di montagna – indimenticabili le sue vittorie a Piancavallo e nella triplice scalata di Sestriere–. Ed eccoci giunti al gran finale. Alla cronometro di Milano, Tao stacca di 39 secondi Jai Hindley e diventa il primo corridore ad aver vinto il Giro d’Italia senza aver mai indossato la maglia rosa prima dell’ultima tappa. Pazzesco. Tao è riuscito in un’impresa che rimarrà nella storia del ciclismo – innegabile – ma ciò che è successo è stato forse solo un fatto di sport eccezionale? Ora proveremo a rispondere alla domanda.

L’inizio di una promettente carriera?

Certo che da impiegato in un negozio di bici a vincitore del Giro d’Italia 2020 il passo non è per nulla breve! Come sta accadendo sempre più spesso nel ciclismo moderno, le sorprese non mancano di certo – come dimenticare la recente favola che ha avuto per protagonista Pogacar che al Tour de France ha sbaragliato la più agguerrita concorrenza – e ora è la volta di Tao Geoghegan Hart. Il ciclista britannico è riuscito a staccare di 39 secondi Jai Hindley nella cronometro finale di Milano superando qualsiasi pronostico. Tenete conto che il favorito numero uno, almeno per i principali bookmakers, è sempre stato Kelderman, giunto infine terzo, e come nel caso di Roglič, che avrebbe dovuto battere chiunque, la vittoria è andata ad un altro corridore. Dicevamo poc’anzi:” Nel caso di Tao, siamo di fronte a un fatto di sport eccezionale?”. Secondo noi no perché il ragazzo ha certamente pedalato all’inizio con molta timidezza ma quando c’era da affrontare i tapponi di montagna più belli, lì ha fatto vedere che c’è eccome del talento che andrà sicuramente coltivato nel tempo. Non dimentichiamoci poi che è professionista da soli 3 anni. D’ora in avanti Tao Geoghegan Hart dovrà lavorare a nostro avviso su un aspetto in particolare: imparare a vincere. Come si dice vincere aiuta a vincere e in questo campo il londinese non è ancora un esperto. Se saprà migliorarsi in quello e continuerà a sfoggiare la sua grande solidità in salita e le sue ottime qualità contro il tempo diverrà il più famoso anonimo che la storia del ciclismo ricordi.

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