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Agenti-parenti: ecco i calciatori che hanno scelto i familiari come procuratori

Alcuni tra i più forti giocatori di calcio hanno un familiare che li rappresenta

I tentativi di “fare la corte” alla famiglia di un atleta durante una trattativa per un trasferimento da una società all’altra, o semplicemente nel caso di un rinnovo contrattuale, non rappresentano affatto una novità nel mondo dello sport professionistico. D’altra parte, a quale giocatore, sia esso di calcio o di qualsiasi altro sport, non farebbe piacere un’attenzione in più per il proprio genitore o per la propria compagna o compagno, potendo approfittarne in sede di discussione di un nuovo contratto? Come facilmente intuibile, il ruolo dei vari procuratori assume in questi casi un’importanza fondamentale per la riuscita delle trattative.

Eppure, negli ultimi anni, sempre più giocatori hanno scelto di mantenere i loro rapporti d’affari all’interno dei componenti della stessa famiglia. Laddove prima il lavoro di rappresentanza era riservato esclusivamente ai super procuratori o a spietate agenzie, oggi a curare gli interessi di questo o quell’atleta sono direttamente i fratelli, il padre, persino le mogli e i mariti stessi.

Il mondo del calcio è pieno di questi esempi. Tra i più famosi agenti-parenti di casa nostra ricordiamo il caso di Wanda Nara, la moglie dell’ex capitano dell’Inter Mauro Icardi, nota alle cronache sportive come “la donna più potente del calcio in Italia”. La controversa vicenda che ha portato al chiacchierato divorzio tra l’argentino e l’Inter, ed il successivo trasferimento del giocatore al Paris Saint-Germain, ha visto proprio l’ex consorte di Maxi Lopez al centro dell’affaire che ha tenuto banco nelle ultime due stagioni di gossip sportivo. Di Wanda Nara si è sempre fatto un gran parlare, sin da quando la stessa showgirl e procuratrice sportiva era legata sentimentalmente a Maxi Lopez (che è il padre di tre dei suoi cinque figli), per via dell’ormai noto triangolo amoroso con Icardi che si instaurò all’epoca in cui i due calciatori giocavano insieme nelle fila della Sampdoria.

Stadio Santiago Bernabeu

Altro caso emblematico è quello della famiglia di Lionel Messi, il giocatore simbolo dell’ultimo decennio calcistico insieme a Cristiano Ronaldo. Qui parliamo del papà della Pulce, Jorge, che sin dall’inizio della carriera del figlio, quando il piccolo Messi non aveva compiuto neanche 15 anni, ha dimostrato tutto il suo talento e la sua lungimiranza negli affari, trasferendosi con tutta la famiglia da Rosario in Argentina a Barcellona in Spagna, per coltivare le ambizioni di colui che sarebbe diventato uno dei più forti calciatori di sempre. Jorge Messi è stato l’artefice delle firme di tutti i faraonici contratti che il fuoriclasse argentino ha messo nero su bianco con il club catalano e con i vari sponsor che hanno accompagnato la crescita del talento sudamericano. Secondo i bene informati, Messi padre avrebbe intascato dalle varie trattative e contratti firmati dal figlio non meno di 80 milioni di euro di commissioni. Oggi Jorge Messi gestisce anche le enormi ricchezze di Messi jr., investendo per la maggior parte in proprietà immobiliari, così come ha fatto di recente anche nella città di Milano.

Chi ha tratto enormi benefici dai contratti firmati dal figlio è Neymar Santos Sr., il papà di O’Ney. A lui (e al co-procuratore Wagner Ribeiro) si deve il trasferimento record nella storia del calcio (222 milioni di euro per il passaggio dell’asso brasiliano dal Barcellona al Paris Saint-Germain). Neymar Santos si è sempre imposto come il consigliere più fidato del figlio. Quando Neymar aveva appena compiuto 14 anni, alla porta della famiglia del brasiliano venne a bussare il Real Madrid che, in quell’occasione, fu garbatamente messo alla porta da Neymar padre, timoroso nei confronti del futuro del figlio. Quella scelta, a conti fatti, si è rivelata fondamentale per l’esplosione (non solo a livello economico) del fenomeno Neymar.

Chiudiamo parlando di Eden Hazard. L’attuale numero 7 del Real Madrid, per tanti anni ha curato in prima persona i propri affari. Questo fino al 2019, quando il padre, Thierry, ha ricevuto la licenza di agente, mettendo la propria firma sul trasferimento multimilionario di Eden alle merengues.

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