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Campioni del cuore, il gol più bello di Marcus Rashford

Nessuno resti indietro: Marcus Rashford si batte per i bambini più indigenti

L’attaccante del Manchester United e della Nazionale inglese, Marcus Rashford, ha messo a segno uno dei gol più spettacolari della sua giovane carriera. Stavolta, però, l’avversario sul campo non è stato nessun portiere della Premier League o della Champions League, bensì la povertà tra i bambini del Regno Unito.

Il centravanti dello United ha, infatti, costretto per l’ennesima volta il Parlamento britannico a fare retromarcia sulla decisione di sospendere i pasti gratis a scuola per i bambini delle famiglie con reddito più basso nel corso delle vacanze di Natale e della prossima Pasqua.

Rashford è da mesi impegnato in prima linea per venire incontro alla richiesta sempre più crescente di cibo e pasti gratis da parte delle famiglie più indigenti del paese che in tempi di Covid-19 hanno visto i loro redditi precipitare – ed in alcuni casi, azzerarsi del tutto – per via del blocco delle attività lavorative in seguito ai vari lockdown che hanno colpito tutti i paesi del mondo.

Di recente, anche il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha telefonato personalmente a Rashford per renderlo partecipe della decisione del governo di Sua Maestà di mettere a disposizione 170 milioni di sterline di finanziamenti extra al fine di coprire la fornitura di pasti scolastici gratuiti a tutti i bambini più bisognosi durante le future vacanze scolastiche per tutto il periodo della pandemia.

L’opera di dedizione verso i più bisognosi di Marcus Rashford ha di recente “contagiato” altri nomi illustri della Manchester sportiva: tra questi lo storico allenatore dei Red Devils, Sir Alex Ferguson, e David Beckham, l’ala destra che fatto la storia dello United sul finire degli anni novanta e che poi è diventata una vera e propria star internazionale, alla quale sono state dedicate anche alcune curiose statue.

Dalla periferia povera di Manchester a stella dei Red Devils

Rashford è cresciuto nella periferia a sud di Manchester, a Wythenshawe, in un quartiere dove il tasso di disoccupazione è sempre stato altissimo rispetto alla media nazionale del Regno Unito. L’attaccante dello United ha dichiarato che spesse volte da bambino la sua famiglia non era in grado di fornire a lui e ai suoi fratelli pasti adeguati durante la giornata, dovendo scegliere tra il pagare le bollette o mettere un piatto caldo a tavola. Rashford si vedeva costretto, così, ad essere ospitato a casa degli amici per la cena o per il pranzo, in modo tale da potersi nutrire adeguatamente.

Le difficoltà che ha incontrato il giocatore dei Red Devils durante la sua infanzia, ancora oggi, purtroppo, minano la serenità di migliaia di famiglie in tutto il Regno Unito. Dall’esigenza di mettere un freno a questa tragedia, Rashford si è mosso lanciando una campagna nazionale a sostegno dei bambini più bisognosi del paese, riuscendo in pochissimi mesi a mettere a disposizione di oltre un milione e mezzo di bambini buoni pasto scolastici gratuiti per un periodo di sei settimane nel corso dei prossimi periodi di chiusura delle scuole.

Al servizio di Sua Maestà.

Il 10 ottobre scorso, per volontà della regina Elisabetta II, Rashford è diventato Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico “per i servizi resi ai bambini indigenti nel Regno Unito durante il periodo di Covid-19”. La sua campagna ha raccolto l’adesione di diverse centinaia di migliaia di persone e di aziende in tutto il paese che hanno sottoscritto ed appoggiato economicamente l’impegno del calciatore in favore delle famiglie più disagiate.

Il consiglio municipale di Manchester, tra le varie, ha voluto omaggiare ufficialmente il proprio illustre concittadino spiegando che l’attività di Rashford, nel giro di pochi mesi, è stata più efficace e meritoria di tutta l’azione governativa messa in campo dalla politica negli ultimi 25 anni.

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