Il gossip della settimana

Le acconciature più bizzarre del mondo dello sport

Quando una pettinatura fa parlare più di una impresa sportiva

Un folclore che apprezziamo

Lo ammettiamo: amiamo da sempre lo sport pulito, dove la professionalità in campo e fuori dal campo è tutto, ma sotto sotto strizziamo l’occhio anche allo sport che definiremmo “sopra le righe”. Per sopra le righe non intendiamo certo lo sport portatore di messaggi negativi, ci mancherebbe altro, ma quello per cui ogni istante è una festa, meglio se colorata. E per colorare calcio, basket e tennis cosa c’è di meglio se non le sfilate di giocatori dalle teste colorate e il folclore delle loro acconciature bizzarre che ci ricordano che in fondo le più belle discipline sportive qualche volta devono anche non prendersi troppo sul serio? Di sicuro chi non si è mai preso troppo sul serio, eppure è stato uno dei più grandi difensori della storia dell’NBA degli anni ’90, è stato lo “psichedelico” Dennis Rodman. L’ex Bulls quando scendeva sul parquet, oltre a fare suo ogni rimbalzo, faceva suo il palcoscenico del basket più bello al mondo sfoggiando ogni volta una testa dalle nuances pastello mai banali. Come dimenticare lo Smile Haircut del 1998 e il German Haircut del 1996 dei tempi dei Chicago e il Gender Haircut dei tempi di San Antonio? Purtroppo le parole da sole non rendono l’idea di questi capolavori dell’arte, dunque vi consigliamo di fare qualche ricerca online per scoprire le sue chiome leggendarie. Rodman, per noi giovani-vecchi, è l’atleta capostipite dello sport inteso come una festa più che come un lavoro. E di festaiolo non c’è solo lui come vedrete tra poco.

Il calcio tra opere d’arte e pantoni improponibili

Se Dennis Rodman è stato un mito in fatto di acconciature bizzarre e soprattutto colorate, Pogba e Balotelli, a distanza di anni, non sono certo stati da meno. L’ex centrocampista della Juventus, al di là del suo valore, lo ricordiamo ancora oggi per le stelle e gli animalier improvvisati sulla testa, mentre l’ex attaccante del Milan, al di là del suo valore inespresso, lo ricordiamo invece per la cresta bionda o per il mosaico tricolore che nemmeno l’artista più capace avrebbe mai potuto dipingere su tela. Un artista incompreso è sicuramente Fellaini che dopo le semplici capigliature alla “I Cugini di Campagna” ha voluto osare trasformandosi in un moderno Mickey Mouse del calcio. Anche qui descrivervi il suo taglio di capelli a parole è impresa ardua, ma stavolta ci proviamo. Avete presente Topolino? Al posto della sua faccia metteteci quella di Fellaini e il gioco è fatto. Che evoluzione questa acconciatura rispetto a quelle degli anni ’90 del pallone dove era Valderrama a spopolare con i suoi ricci sorprendenti e indomabili. L’ex centrocampista della Nazionale colombiana, famoso proprio per questo suo (non) taglio di capelli, recentemente ha sorpreso tutti lisciandosi i capelli per girare uno spot. E noi che pensavamo di averle viste tutte! Se la mezzaluna di Ronaldo il Fenomeno, le treccine colorate di Taribo West e la treccina di Rodrigo Palacio vi sembrano poca cosa, date un’occhiata a una foto di John Dempsey dell’epoca in cui giocava da difensore e terrorizzava gli avversari grazie al suo riporto più caschetto non lineare. Un mix che ancora oggi non siamo riusciti a capire. Distante anni luce da questi professionisti dal look mai sobrio, c’è lui, René Higuita. Il portiere più riccioluto che si sia mai visto su un terreno di calcio non avrà fatto parlare di sé per i suoi capelli ma certamente per essere stato un portiere goleador, quello sì. Forse anche per la sua mossa dello scorpione del 1995 a dire il vero.

Anche il tennis se vuole sa essere poco sobrio

Anche il tennis ha le sue capigliature non ordinarie. Di sicuro non vedrete mai un tennista sfoggiare una testa alla Dennis Rodman, ma qualcosa di inusuale sì. Volete che vi facciamo un esempio? Due anni fa Fabio Fognini a causa di una scommessa persa su Instagram ha dovuto legarsi i capelli creando tanti codini e ha dovuto tenere quel look durante tutto il torneo di Los Cabos. Da quanto ci risulta quell’aspetto meno sobrio del solito gli ha portato fortuna.

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