Conte-Inter, sarà addio a fine stagione?
Conte sempre più lontano dall’Inter: De Zerbi per il futuro?
Il futuro dell’Inter è sempre più nell’ombra dopo che le notizie apparse sui maggiori quotidiani sportivi nazionali negli ultimi giorni circa la situazione finanziaria del club milanese hanno scatenato una ridda di voci (in alcuni casi, sostanzialmente prive di fondamento) che, di fatto, hanno gettato nell’incertezza il destino della gloriosa società nerazzurra.
Suning, ormai non è più un mistero, si sta guardando intorno per attrarre nuovi investimenti; non è escluso che la stessa proprietà cinese dell’Inter possa essere seriamente intenzionata a cedere il proprio pacchetto di quote di fronte ad una offerta ritenuta vantaggiosa. È notizia delle ultime ore che ha ripreso a muoversi anche il progetto Inter SPAC, il movimento, nato nel 2016 e che vede nell’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli uno dei principali protagonisti, costituito per la promozione dell’azionariato popolare del club nerazzurro.
In tutto questo marasma di voci, la dirigenza dell’Inter è sempre alle prese con le faccende legate al mercato e al rinnovo di alcuni contratti importanti (come quelli di Alessandro Bastoni e Lautaro Martínez).
Futuro incerto per Conte e Marotta
In questa direzione si inserisce anche il futuro del tecnico Antonio Conte (e, parallelamente, del direttore sportivo Beppe Marotta), ad oggi sempre più lontano dall’Inter al termine della stagione. I primi due anni della gestione dell’allenatore salentino ad Appiano Gentile non hanno portato i frutti sperati. Eppure, dopo l’amara conclusione dell’ultima stagione con la finale di Europa League persa contro il Siviglia (ed il confronto Conte-Zhang che ha evitato il divorzio al primo anno), il campionato dell’Inter era cominciato nel segno dell’ottimismo, con i nerazzurri partiti con i galloni dei favoriti assoluti per la vittoria dello scudetto.
Ma anche quest’anno qualcosa non è andato per il verso giusto e gli uomini di Conte si sono ritrovati così subito fuori dalla Champions League, già nella fase a gironi (per il terzo anno di fila, il secondo con Conte in panchina), stavolta però senza neanche la scialuppa di salvataggio del terzo posto e della possibilità di giocare ancora in Europa League.
Poche chance per il rinnovo, in estate si tireranno le somme
L’essere ancora in lotta con il Milan per il primato in Serie A, con i nerazzurri sempre al numero uno tra i possibili vincitori del campionato, appare ad ogni buon conto una magra consolazione visto come si è sviluppata sinora la stagione.
Conte pagherà alla fine, oltre agli scarsi risultati, anche alcune scelte di spogliatoio (emblematico il caso della gestione di Christian Eriksen) che hanno fatto storcere il naso alla maggior parte della tifoseria nerazzurra. Ad oggi non c’è stato alcun avvicinamento tra le parti e, secondo i bene informati, Conte sarebbe addirittura scontento di come la società si è mossa sul mercato e non ne avrebbe fatto mistero con i diretti interessati.
De Zerbi o Allegri per il dopo Conte
Quale sarà il futuro della panchina dell’Inter? Difficilmente l’ex tecnico della Nazionale comincerà una nuova stagione in nerazzurro sapendo che sarà l’ultima (il contratto di Conte all’Inter scade nel 2022). Il nome che ad oggi appare essere il più quotato per la successione sulla panchina interista è quello di Roberto De Zerbi, il tecnico che negli ultimi due anni col Sassuolo ha fatto vedere le cose migliori in Serie A. Marotta apprezza molto l’allenatore bresciano, soprattutto per quanto riguarda la gestione dello spogliatoio e la valorizzazione dei giovani della rosa neroverde.
Quello di De Zerbi sarebbe un profilo assai gradito, così come lo è anche quello di Massimiliano Allegri, l’ex allenatore della Juventus ormai in pausa di riflessione da due anni. Sull’ex tecnico bianconero ci sarebbe la concorrenza delle big d’Europa, dal Barcellona al Manchester United (sino alla stessa Juventus). In entrambi i casi, ad ogni buon conto, l’Inter avrà bisogno prima di risolvere il contratto con il suo attuale allenatore e, visti i trascorsi di Conte al Chelsea (il suo esonero è costato ai Blues oltre 30 milioni di euro), l’operazione da farsi potrebbe essere tutt’altro che tranquilla.